mercoledì 22 giugno 2011

e tu Pensi o credi?

  • Chi ha giuste intuizioni in mezzo a cervelli confusi si trova come uno che abbia un orologio che funziona in una città dove tutti i campanili hanno orologi che vanno male. Lui solo conosce l'ora esatta, ma a che gli giova? Tutti si regolano secondo gli orologi della città che indicano l'ora sbagliata, persino chi è al corrente che solo il suo orologio segna l'ora giusta.

  • Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.

  • O si pensa o si crede.

  •  Io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:
    1-Ciò che si è: dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.
    2- Ciò che si ha: dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.
    3- Ciò che si rappresenta: è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria.


  • Il diritto che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli animali ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le vivisezioni in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori.

  • La musica, intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.


Arthur Schopenhauer




Se Dio avesse un nome, quale sarebbe?
e lo pronunceresti davanti a lui?
se tu fossi di fronte a lui
e a tutta la sua gloria?
cosa gli chiederesti se avessi
una sola domanda a disposizione?
 
Dio é grande.
Dio é buono.
Cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi?
semplicemente uno sciattone come uno di noi
semplicemente uno straniero sul bus
che cerca di ritrovare la strada di casa?
 
se Dio avesse un volto, a chi assomiglierebbe?
e lo vorresti vedere?
se vedere significa che dovresti credere
in cose come il paradiso, Gesù,
i Santi, e tutti I profeti?
 
Dio é grande.
Dio é buono.
cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi?
semplicemente uno sciattone come uno di noi
semplicemente uno straniero sul bus
che cerca di ritrovare la strada di casa?
 
che cerca solo di ritrovare la strada di casa
tornare su in paradiso, tutto solo
nessuno chiamerebbe al telefono
se non il Papa, forse a Roma
 
Dio é grande.
Dio é buono.
Cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi?
semplicemente uno sciattone come uno di noi
semplicemente uno straniero sul bus
che cerca di ritrovare la strada di casa?
 
che cerca di tornare a casa,
come una sacra pietra che rotola
torna su in paradiso, tutto solo
che cerca solamente di tornare a casa
 
nessuno chiamerebbe al telefono
se non in Papa, forse a Roma.
 
 

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