venerdì 17 giugno 2011

NO more p@st!

 
Voleranno sopra i vetri,
mille volte gli occhi,
cercando spazi di là.
E il cervello a una parete
o sopra un banco a vendere,
alla fine, trascinerei.
Per rubarmi ai vuoti di memoria,
forse quello che ci va.
Basta adesso alle orge senza senso
e ai rimorsi del di qua.

Chissà se quando la corda
stringerà il mio collo,
la bocca non griderà.
Ora è entrata una farfalla
che d'amore nato sui fiori mi parlerà.
Seguo già i suoi voli trasparenti
che tra poco tradirò.
Con le mani fresche
dei miei fianchi,
reti infine getterò.

Saggezza venderei
con il peso dei discorsi
sempre uguali
e in cambio chiedo a lei
i segreti immensi
delle sue stagioni.
Perché da Alice ora non compro più
Mosaici, rose e seta
e in fondo al buio sto spiandoti,
forse verrà a svegliarla.

Volerai tra pareti e fotocellule
invisibili e segrete.
Porte ne aprirai,
prati di moquette,
fiori quasi veri
e un senso di potere.
Ma poi ti accorgerai,
che non puoi più volare
.

C'è un ladro nella stanza.
Non ti ruba argento ne monete d'oro.
Ma senza far rumore
strapperà ai tuoi voli gli alibi più veri.
Non basta, dammi i fiori che non ho,
non ho più voglia di spiegare.
Tu sarai grande più di Icaro,
ti guarderai volare.


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